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Palahniuk in breve secondo me

Inviato da nessunluogo.net il Ven, 10/01/2010 - 15:36

Raramente uno scrittore mi ha appassionato tanto. Forse solo Pennac e Gaiman ci si avvicinano. I libri di Chuck Palahniuk (CP in seguito) nonostante gli alti e bassi, mi lasciano sempre la voglia di leggere il successivo, pur non essendo sequenziali, ma romanzi ben distinti.

Non avendo per ora (e probabilmente mai) il tempo di fare una recensione approfondita (come vorrei) per ogni libro, mi limiterò a dei commenti lampo per ogni opera.

L'ordine è quello che suggerisco per la lettura:

  1. Fight Club... insomma, è Fight Club! Bisogna cominciare con Fight Club.
  2. Survivor è semplicemente stupendo. Un capolavoro. C'è dentro tutto quello che si può desiderare in una storia. Amore, morte, ricerca di se' e di Dio, crisi profonda e poi si scende più in basso. E i capitoli sono dall'ultimo al primo.
  3. Soffocare è il più divertente. Parliamo di umorismo "alla Palahniuk", con humor tanto nero da non sembrare umoristico, battute sagaci e chiavi di lettura profonde come pozzi di petrolio.
  4. Diary mi ha coinvolto davvero tanto a livello emozionale. È diverso dagli altri di CP. Strano anche per i suoi canoni. Racconta di eventi surreali e magici, ma li senti vicini. Come i deja-vu, come se la vita e l'illusione fossero mischiate. Come la realtà.
  5. Ninna nanna, insieme a Invisible monsters sono meno intensi (almeno per me) ma più scorrevoli. Due storie pesanti raccontate con realistica leggerezza.
  6. Pigmeo è una storia divertente: un gruppo terroristico da un ignoto paese del terzo mondo viene infiltrato sotto copertura di programma di scambio studenti. Praticamente una storia d'amore. Peccato solo che sia scritto TUTTO in modo volutamente assurdo.
  7. Cavie m'è sembrato più un esperimento. Una storia che contiene altre storie. I folli personaggi di CP in un "Grande fratello" a modo suo.

Non tengo conto dei saggi: Portland Souvenir lo leggerò quando (soprattutto SE) mi troverò a passare dalla città natale del nostro scrittore. La scimmia pensa, la scimmia fa è una raccolta di appunti e articoli che CP ha preso in giro e che ha utilizzato nei suoi racconti. Grazie a questi ho scoperto Amy Hempel e ho rivisto personaggi e situazioni dei libri che amo. E ho rivalutato ulteriormente la capacità di Palahniuk di raccontare il mondo, nel suo modo unico e grottesco.

In coda ho Gang Bang (già in libreria) e Senza veli (è appena uscito, sapete cosa regalarmi adesso). E mi sono accorto ora di aver perso Rabbia.

Non si direbbe, vero?